Liberamente ispirato al teatro di Eduardo
TECNICA: TEATRO D’ATTORE
DURATA: 60’
Regia: Lucia Catalano
COSTUMI: Rita Zàngari
SCENOGRAFIA: Luigi Piccinino
Con: Matteo Lombardo, Carina Minervini, Matteo Spadafora
Lo spettacolo si compone di tre atti unici di Eduardo De Filippo: ‘Pericolosamente’, ‘Amicizia’, ‘Occhiali neri’. Alle prese con questi testi e con le tante suggestioni evocate dalla strabordante fonte eduardiana tre attori, chiamati a una prova che li conduce a viaggiare attraverso personaggi diversi. Sono prima uomini e poi donne, vecchi per tornare giovani, innamorati e poi delusi, amici e nemici. E così indagano il rapporto d’amore, incomprensione e follia che lega Michele e Dorotea, i coniugi di ‘Pericolosamente’. Si confrontano con la generosità e la menzogna in ‘Amicizia’ e approcciano il delicato tema della malattia e della guarigione in ‘Occhiali neri’. Lungo questa strada, non mancano mai l’amarezza, le risate e l’ironia che segnano la riflessione eduardiana sul teatro e i suoi inganni prima e sulla vita e le sue maschere poi.
A teatro con Rodari
Liberamente ispirato alle favole a alle filastrocche di Gianni Rodari
di Mariafrancesca Infusino
Regia: Lucia Catalano
Aiuto regia: Pavlos Paraskevopoulos
Tecnico luci: Francesco Rizzo | Tecnico audio: Pavlos Paraskevopoulos
Illustrazione locandina: (c) Francesca Sprovieri
Durata: 60 minuti
Con: Matteo Lombardo, Carina Minervini, Pierfrancesco Minervini, Matteo Spadafora
«È difficile fare le cose difficili: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco. Bambini, imparate a fare le cose difficili: dare la mano al cieco, cantare per il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi». Sono parole di Gianni Rodari, scrittore, pedagogista e poeta tra i più amati dai bambini e i più studiati a scuola. In occasione del centenario della sua nascita, AttorInCorso intende omaggiare il papà di ‘Favole al telefono’ con uno spettacolo che propone temi e motivi fondamentali della sua letteratura.
Fedele alla semplicità e alla schiettezza del linguaggio di Rodari, il lavoro per la regia di Lucia Catalano attraversa le favole e le filastrocche più delicate e immaginifiche dello scrittore italiano. I suoi personaggi ingenui e miracolosi, i suoi paradossi, il suo gusto per l’inedito e il bizzarro rivivono in questa produzione che vuole essere un laboratorio magico in cui guidare i piccoli spettatori alla scoperta di mondi alla rovescia e strade senza fine.
TECNICA: TEATRO D’ATTORE E MUSICA
DURATA: 60'
Regia: Lucia Catalano
SCENOGRAFIA: Luigi Piccinino
Con:
Mariafrancesca Infusino, Paolo Mauro, Carina Minervini, Giovanna Chiara Pasini, Francesco Pupa, Matteo Spadafora
Ispirandosi all'analisi della letteratura fantastica e agli studi sulla creatività raccolti da Gianni Rodari nella "Grammatica della fantasia", "insalata di fiabe" è un percorso teatrale attraverso le fiabe più note e amate di tutti i tempi. Principesse, matrigne, eroi ed eroine, ormai patrimonio dell'immaginario collettivo, si incontrano in un racconto inedito, in cui regole e consuetudini vengono rovesciate e il confine tra "buoni" e "cattivi" risulta sempre meno definito. Stereotipi, conflitti, storie d'amore e amicizia si intrecciano in uno spettacolo agevole, nel quale grandi e piccoli potranno riconoscere i protagonisti delle loro fiabe preferite, seppure calati in contesti insoliti. La messa in scena, colorata e divertente, è accompagnata da ampi passaggi musicali.
Liberamente ispirato all’omonimo testo di W. Shakespeare
TECNICA: TEATRO D’ATTORE
DURATA: 60’
ADATTAMENTO E REGIA: Lucia Catalano
Di femminicidio parla la cronaca più spietata e recente. Di femminicidio racconta uno dei drammi più intensi del corpus shakespeariano. È l’accecante attualità dell’opera del Bardo a vivere nella proposta di AttorInCorso che indaga, in una costruzione semplice e tuttavia fedele alla lettera del testo originale, le tappe della metamorfosi dell’eroe.
Da innamorato a omicida. Da compagno a nemico. Da speranza a disperazione. Otello, Iago e Desdemona: la gelosia, l’invidia, la purezza, ma pure la devozione, il risentimento, l’incomprensione. Un coacervo di stati d’animo, un distillato di umanità, restituito nell’adattamento di Lucia Catalano in una partitura che utilizza i corpi degli attori come lavagne bianche sulle quali scrivere un racconto emozionale senza tempo.
Il rapporto tra uomo e donna, il crinale lungo il quale cammina ogni coppia, la relazione con lo straniero e il cumulo di diffidenza e speranze che questa porta con sé, l’amicizia e la competizione tra uomini: sono questi gli spunti di riflessione che ‘Otello’ offre al pubblico di ieri e di oggi.
Spettacolo esito del progetto "Compagnia teatrale per l'Università della Calabria"
Liberamente ispirato all’omonimo testo di Jean Anouilh
DURATA: 60’
Conduzione laboratorio: Lucia Catalano e Luca Gelsomino
REGIA: Lucia Catalano
Una delle più note tragedie greche, “Antigone”, si trasforma improvvisamente in una vicenda dei nostri giorni, che, a sua volta, ritorna a essere una tragedia greca, per poi trasformarsi ancora in un dramma contemporaneo, andando a formare un incalzante carosello di quadri ed emozioni.
Antigone è un’eroina contemporanea, lacerata dalla tensione tra la religiosità del legame familiare e gli imperativi dell’essere una protagonista della classicità greca. Allo stesso tempo, Antigone è una delle tante donne moderne che hanno avuto la fermezza e il coraggio di lottare contro le ingiustizie del potere costituito o contro la violenza della mafia. Creonte, in questo allestimento, veste i panni di un dittatore, richiamandosi idealmente alla travagliata storia del secolo scorso. Se Creonte è tirannia e ferrea ragion di stato, Antigone è, per contrario, amore.